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Ligonde


26 Settembre 2018

Ieri è stata una delle giornate più speciali su questo cammino.

Mi ero svegliata stanca, senza voglia di camminare, come quelle giornate a casa dove non sento alcuna voglia di fare.

Mi sentivo annoiata, piena di pensieri per la testa e più camminavo e più mi sentivo così.

Ero immersa in un paesaggio di cui non riuscivo a vedere la bellezza, ero concentrata solo su ciò che non andava della mia vita e non su tutte le altre possibilità che si spalancavano davanti a me in ogni istante. Non apprezzavo la felicità dei ragazzini che camminavano e superandomi dicevano ” Buen Camino” e nemmeno le parole di chi camminava con me.

Mi sentivo persa, come se non avessi imparato nulla da questo cammino.

In realtà ieri il cammino mi ha insegnato a rimanere aperta ad ogni possibilità, anche quando si è giù di morale, anche quando non sembra esserci una via di uscita.

Mi ha insegnato a fidarmi della vita, che è più intelligente di me, devo solo seguire dove vuole portarmi. Ieri mi ha portato in un posto magico con solo 7 posti letto per centinaia di pellegrini. Un posto era per me.

La magia di quel luogo, dalle amache in giardino, al Signore che suonava il pianoforte appena entrata mi ha subito incantata. Poi il meglio è venuto da sé.

I momenti di condivisione con persone speciali, una cena squisita, un film con i pop corn tutti insieme dopo mesi che non guardo la televisione, un letto con il piumone dopo 40 giorni di sacco a pelo, le parole dette e non dette di un luogo magico dedicato ad un uomo che ha cambiato i cuori di molte persone.

E poi stamattina una colazione speciale con una lettera dedicata ad ognuno di noi con parole che mi hanno profondamente toccato.

Se c’è una cosa che il cammino mi sta insegnando è la fiducia, la fiducia nella vita nonostante gli alti e i bassi che ci possono essere.

La felicità e l’amore ci camminano sempre accanto, dobbiamo solo riuscire a coglierle..


di Chiara Fantini

 
 
 

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